Il Consorzio di Bonifica “10” Siracusa fonda le sue origini all’inizio del secolo scorso, quando con D.M. 4674 il 23 settembre 1926, si costituiva ufficialmente il Consorzio di Bonifica del Lago di Lentini, pubblicato in Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia Parte I, n. 247 del 23 ottobre 1926.
Nato con il precipuo scopo di risanare il territorio compreso tra i comuni di Lentini e Scordia da un problema decennale di malaria, si proponeva inizialmente di prosciugare e bonificare il Lago di Lentini e i territori ad esso limitrofo.
Nel 1930 iniziarono i lavori di bonifica e l’attenzione dell’Ente venne poi rivolta anche alle opere di sistemazione idraulica e stradale. Col passare del tempo, si valutò con maggiore attenzione l’interesse generale della Regione e s’individuò l’opportunità di costituire un piano di trasformazione più completo e ordinato nel comprensorio interessato.
Nell’agosto del 1933, fu infatti redatto un progetto di massima, riguardante principalmente la conservazione del lago, per un invaso di 30 milioni di mc d’acqua, disponibili per l’irrigazione. Durante l’istruttoria, il progetto incontrò pareri discordi, per cui venne consigliato al Consorzio di rielaborarlo, al fine di modificare le prospettive d’invaso con il rispettivo impiego d’acqua e di fare il confronto con l’altra soluzione del prosciugamento totale.
Venne così rielaborato, nel maggio 1935, ancora un ulteriore progetto di massima, integrativo di quello del 1933, comprendente appunto le due soluzioni: della conservazione totale e del prosciugamento totale del lago.
Successivamente, fu determinato ufficialmente il comprensorio di bonifica del Lago di Lentini, con D.M. 15 aprile 1940 n°3224, avente una superficie di 63970 ettari di terreno. Tale comprensorio era delimitato a est dal mar Jonio; a nord dalla strada Coda Volpe, S.S. 114 e S.P. per Caltagirone; a ovest dalla displuviale del bacino imbrifero del San Leonardo e a sud dalla congiungente passante per Buccheri, monte S. Venere sino a Brucoli.
Terminata la seconda guerra mondiale, in data 31 dicembre 1949, fu redatto il piano generale di bonifica, il quale comprendeva anche la sistemazione del fiume San Leonardo e dei suoi affluenti(Trigona-Galici), il parziale prosciugamento del Lago e la creazione di un serbatoio irriguo di 12 milioni di mc d’acqua, con le relative opere di canalizzazione.
Oltre alle Opere irrigue e di bonifica idraulica, il Consorzio iniziò a sviluppare un piano di viabilità che permettesse a tutti gli utenti e non di accedere a zone non accessibili. Nasce così una rete di strade di bonifica (molte delle quali ancora in ottimo stato) capace di collegare le principali arterie della provincia tra di loro e con le contrade del territorio consortile, nonché la realizzazione di elettrificazione delle campagne e dei borghi rurali.
Sempre nella prima metà degli anni 50, con l’inizio dell’avvio delle grandi opere, finanziate dalla ex Cassa per il Mezzogiorno, inizia un capillare studio, programmazione e realizzazione delle opere di adduzione, ripartizione e accumulo delle risorse idriche, attraverso la costruzione di una fitta rete di distribuzione, capace di sostenere la continua e sempre crescente richiesta di acqua per uso irriguo destinata per lo più ad agrumeti, così da ridurre al minimo l’abbassamento della falda acquifera per il sovrasfruttamento dei pozzi esistenti (dall’Invaso Pozzillo-Ancipa attraverso canale quota 100 dopo un percorso di circa 64 km; sistema Ogliastro attraverso la diga Don Sturzo e il recente sistema irriguo Invaso Lentini con la realizzazione dell’ omonimo Invaso).
E’ evidente comunque, come l’opera maestra di tutta la storia del Consorzio di Siracusa (anche su territorio di Lentini) sia da ricercarsi nel completamento del più grande invaso che, con i suoi 9 km di argine artificiale in terra e i suoi 1300 ettari, è il più esteso di tutto il territorio nazionale. Iniziato concretamente con i primi sondaggi geologici a metà degli anni ’60 attraverso il finanziamento dell’allora Cassa per il Mezzogiorno, e finito solo a metà degli anni ’90, il Biviere di Lentini (oggi Invaso Lentini) rappresenta il fiore all’occhiello di una gestione ormai centenaria dell’ex Consorzio di Bonifica, con la sua capacità massima di 130 Mmc di acqua è il principale serbatoio in cui attingono sia il Consorzio di Siracusa che quello di Catania, oltre che l’ASI di Siracusa e Catania.
Ruolo predominante per la Bonifica è stata la realizzazione degli impianti idrovori del Pantano Gelsari e del Pantano di Lentini. Nati a metà degli anni 50, questi impianti hanno lo scopo di salvaguardia, attraverso il sollevamento di acque meteoriche della bonifica come mezzo permanente di difesa, conservazione, valorizzazione e tutela del suolo, nei territori a ridosso della costa Jonica nei pressi della foce del San Leonardo.
Oggi il Consorzio Bonifica 10 Siracusa si prefigge, come peraltro prescritto dalla L.R. n.45 del 1995, che ne sancisce la costituzione e i limiti amministrativi e provinciali, di svolgere al meglio e con la massima professionalità i compiti relativi alla manutenzione, esercizio e gestione delle opere e degli impianti ad esse connesse, di bonifica e controllo del territorio, alla realizzazione di nuove opere di distribuzione e gestione dei servizi idrici nonché di avviare interventi di salvaguardia ambientale e di tutela delle acque.